Resa dei conti in Forza Italia, patto del Nazareno in crisi
Raffele Fitto contro Silvio Berlusconi. Dopo le tensioni maturate nei mesi scorsi, esplose nei giorni dell’elezione del capo dello Stato, l’ex governatore forzista della Puglia presenta il conto al leader azzurro e chiede l’azzeramento dei vertici del partito. Dimissioni che arrivano ma che l’ex premier respinge in blocco mentre il consigliere politico di Berlusconi, Giovanni Toti, punta il dito contro Matteo Renzi e dice: ''Il patto del Nazareno è rotto''. ''Meglio così - la replica di Debora Serracchiani - arrivare al 2018 senza Brunetta e Berlusconi per noi è molto meglio''.
A minare l'accordo sulle riforme è stata la mancata condivisione della candidatura al Colle di Sergio Mattarella: "Il cammino delle riforme il governo ha già detto con grande chiarezza che proseguirà - ha spiegato Toti - Noi non ci sentiamo legati a condividere un percorso nel suo totale perché quel totale prevedeva un presupposto fondamentale che era: sulle istituzioni si sceglie insieme e dunque anche sul Capo dello Stato". L'europarlamentare di Forza Italia, inoltre, ha aggiunto: "Stando ai numeri che abbiamo espresso in Senato, fossi in Renzi non starei così sereno. Forza Italia è stata più volte determinante". E alla camera si registrano le prime conseguenze della rottura, con il capogruppo forzista Brunetta, che tuona contro il calendario per le riforme appena varato e giudicato "inaccettabile". Non si scompone però la ministra per i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi: "Noi andiamo avanti, se Fi ci ripensa siamo qui".