Case nelle ex Mcm, esposto al ministero
Recupero dell'area delle ex Mcm, presentato un esposto al ministero per i Beni e le attività culturali e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L'obiettivo è verificare che il comune di Angri o il privato abbia richiesto l'autorizzazione paesaggistica e il parere della Soprintendenza per i beni culturali di Salerno, prima della seduta di consiglio comunale convocata il 9 aprile scorso. Accertando inoltre la «legittimità» dello smantellamento dell'ex manifatture cotoniere meridionali. Nella denuncia viene evidenziato il valore storico dello stabilimento di via Nuove Cotoniere, fondato nel 1833 da un gruppo di imprenditori e tecnici svizzeri, che impiantarono un opificio tessile al centro della città; su una superficie di circa 60mila metri quadri sono presenti capannoni, una ciminiera restaurata nel 2000, un edificio in stile liberty, un salone per la tessitura di 11mila metri quadri, costruito nel 1924, e uno di 15mila metri quadri edificato nel 1952. Infine magazzini attualmente utilizzati dalla proprietà per il deposito, il carico e lo scarico delle merci.
Sotto i riflettori è finita inoltre l'applicazione all'area dell'art. 7 comma 6 della legge regionale 19/09 «Governo del territorio e piano casa» perché, come indicato dall'architetto Salvatore Visone nella relazione tecnica inviata all'ente di piazza Crocifisso, potrebbe configurarsi come area «compromessa», «abbandonata» e «dismessa». Mentre secondo i comma 5 e 5 bis dello stesso articolo le attività di produzione devono essere cessate almeno tre anni prima dell'entrata in vigore della legge. Ovvero entro il 2006. In cantiere la realizzazione di 147 alloggi, dei quali sette saranno ceduti dal privato al Comune, verde, parcheggi e attrezzature pubbliche, con la possibilità di effettuare cambi di destinazione d'uso per fini abitativi di immobili destinati a ospitare uffici e residenze.
Fonte: Il Mattino di Salerno del 14 aprile 2015