Caso Marò, proiettili ''incompatibili'' con i fucili di Girone e Latorre

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I proiettili che hanno colpito a morte i due pescatori indiani non sarebbero quelli in dotazione ai militari, in servizio con la Nato, e quindi dei due fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. E' quanto emerge dai documenti dell'autopsia sui due pescatori, consegnati dall'India al tribunale di Amburgo in occasione dell'arbitrato internazionale. Questo almeno è quanto afferma il quotidiano Qn. "Questa ulteriore rivelazione dimostra con ancora più vigore quanto tutta questa macchinazione sulla colpevolezza dei due marò sia stata pretestuosa, strumentalizzata per fini politici e sia stata lasciata passare incomprensibilmente dal governo Letta e Renzi dopo quella disastrosa decisione di rimandare i due fucilieri in India il 22 marzo", dice all'Adnkronos Giulio Terzi, diplomatico ed ex ministro degli Esteri che diede le dimissioni proprio in relazione alla gestione della crisi dei due fucilieri.

"Si tratta di un fatto importantissimo - prosegue Terzi - che dimostra come per tre anni l'India abbia tenuto nascosto un documento richiesto più volte dall'Italia contravvenendo a tutte le norme sulla cooperazione giudiziaria. Ma il fatto ancora più importante è che il documento è diventato pubblico solo grazie al tribunale di Amburgo che lo ha concesso legittimamente, in base alla legge sulla trasparenza, mentre l'India non ha dato seguito alle rogatorie che io stesso e gli altri colleghi di governo avevamo fatto verso l'India affinché mandassero alla magistratura italiana tutte le prove raccolte e le analisi e gli accertamenti fatti su questo caso".

Caso Marò, proiettili ''incompatibili'' con i fucili di Girone e Latorre

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