Ferraioli perde un altro assessore, terzo addio in dieci mesi
La giunta Ferraioli perde un altro pezzo. Venerdì pomeriggio l'assessore alla polizia locale, Danilo Avagnano, ha rassegnato le sue dimissioni. Nel documento presentato poco dopo le 14 all'ufficio protocollo del Comune Avagnano ha motivato la sua decisione con «le difficoltà a conciliare impegni professionali e privati con un'azione amministrativa efficace e continua». Eppure secondo indiscrezioni alla base della decisione di fare un passo indietro ci sarebbero dissidi con il presidente del consiglio comunale, Gianluca Giordano, nominato in seguito alla rinuncia del capogruppo di Grande Angri, Massimiliano Sorrentino, che contestualmente ha ceduto il rappresentante della lista in giunta.
Poi il distacco del gruppo Forza Angri, i dissapori interni e le manifestazioni di disappunto durante i recenti summit di maggioranza riguardo la riorganizzazione delle unità operative semplici dei servizi sociali, degli affari generali, dell'ufficio tecnico e del ragioneria; atti di gestione che competono ai responsabili di settore. Sei le deleghe affidate ad Avagnano il 27 giugno scorso quando il primo cittadino ha nominato la squadra di governo: patrimonio, cimitero, personale, polizia locale, sport e manutenzione. A dieci mesi dalla vittoria delle elezioni amministrative si torna al punto di partenza, tra revoche, rimpasti e rimodulazione delle deleghe. In un'ottica di rappresentanza e di ripartizione tra gruppi la scelta del prossimo assessore dovrebbe aspettare al gruppo Grande Angri, ma non si escludono nuovi colpi di scena. Così come l'ipotesi di un ingresso in giunta di Francesco D'Antuono, ex capogruppo di Forza Italia e supporter della lista Forza Angri. Sullo sfondo le dimissioni a settembre dell'assessore all'Ambiente Maria Rosaria De Clemente e la revoca a febbraio di Marta Pepe, dopo lo strappo tra Ferraioli e Vincenzo Ferrara, che si è dichiarato indipendente. Stessa sorte per il capogruppo di Insieme Ivan Lanzione mentre si attende l'attuazione ancora del programma elettorale.
Fonte: Il Mattino di Salerno del 16 aprile 2016