Libro antimafia, lite sul fitto del Municipio

Pubblicato il da Roberta Salzano

Finisce in polemica la presentazione del libro di Isaia Sales sulla storia dell'Italia mafiosa. Bagarre a distanza tra le associazioni, che hanno promosso l'iniziativa e l'amministrazione Ferraioli. Nel mirino del Centro iniziative culturali e dell'Officina delle Idee la delibera con la quale la giunta ha concesso il patrocinio morale all'evento e l'utilizzo gratuito della casa del Cittadino. Nell'atto è stato richiamato l'articolo 30 dello statuto, che dà al Comune la possibilità di attribuire alle associazioni «contributi e strumenti per la realizzazione delle singole iniziative». E l'articolo 5 del regolamento per la concessione dei locali, approvato a marzo 2013 dall'ex giunta Mauri, che consente la concessione gratuita degli spazi previa la «partecipazione alle spese di gestione». Compartecipazione equiparata al piano tariffario previsto al punto 4 dello stesso regolamento, valido per chiunque voglia utilizzare una struttura di proprietà dell'ente (castello Doria, casa del combattente, casa del Cittadino). Anche se si tratta di privati e non di associazioni iscritte all'albo.

Lo stesso giorno della manifestazione entrambe le associazioni, su indicazione del ragioniere capo Angela Pauciulo, sono state invitate a pagare il contributo per «il concorso delle spese di gestione». Ma senza specificare l'importo. Trascorso il termine, le associazioni non hanno versato la tariffa richiesta dall'ufficio e hanno ricevuto una nuova comunicazione, firmata dal responsabile del settore promozione socio-culturale, Antonio Lo Schiavo, con l'aut aut a pagare entro due settimane 150 euro. In caso contrario - è stato scritto nella nota - «si darà avvio alle procedure per la riscossione coattiva». «Non sono a conoscenza di questa diatriba tra le associazioni e l'amministrazione» ha commentato Isaia Sales, giunto in città per presentare il suo ultimo lavoro.

Una situazione che ora rischia di aprire una frattura interna tra il consigliere di maggioranza Luigi D'Antuono, presidente del Centro iniziative culturali, e l'assessore alla cultura Caterina Barba firmataria della delibera con la quale è stato concesso il patrocinio morale all'iniziativa e l'utilizzo gratuito della sala. Le associazioni non ci stanno e con una lettera hanno chiesto al responsabile di settore di annullare la richiesta di pagamento, sostenendo che pur volendo applicare il regolamento la tariffa non può essere pari a 150 euro. La casa del Cittadino, infatti, non è stata utilizzata per tutta la giornata ma solo per tre ore (dalle 19 alle 22). Quindi per i promotori dell'evento l'importo da richiedere dovrebbe essere pari a 18,75 euro. Poi il cambio di rotta dell'amministrazione; per le recenti iniziative patrocinate non sono state previste spese, ma la pulizia degli edifici utilizzati. Una diatriba, che riaccende l'attenzione sull'esigenza di rivedere il regolamento, che disciplina l'utilizzo dei locali comunali, facendo una distinzione tra coloro che organizzano attività a scopo di lucro e le associazioni che promuovono cultura.

Fonte: Il Mattino di Salerno del 26 aprile 2016

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