Massa Carrara, operai sepolti in una cava di marmo

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Dopo una notte di ricerche con l'aiuto delle fotoelettriche è stato trovato questa mattina all'alba il corpo di uno dei due operai dispersi dopo il crollo di un costone sulle Alpi Apuane, nel bacino denominato Gioia, nel cuore delle cave di Carrara. Ora le ricerche si concentrano sul secondo cavatore disperso. I vigili del fuoco, stanno operando sul posto con 50 uomini di vari comandi della Toscana, oltre a unità cinofile per la ricerca tra le macerie. L'allarme al 118 è arrivato ieri alle 13,48 quando il monte si è sbriciolato con un grande boato.

Sul posto sono arrivati subito i soccorsi e l'elicottero con il quale è stato salvato l'operaio, con l'imbracatura, che era rimasto sospeso in aria. Il suo compito sarebbe stato quello di rimuovere i detriti dal tetto della cava. Per lui, 48 anni, residente in una frazione di Massa, la corsa in ospedale e il ricovero, se la caverà in 30 giorni. Secondo una prima ricostruzione, sembrava che gli operai fossero precipitati nel vuoto per una trentina di metri e con loro anche una macchina tagliatrice. Si è poi appreso, invece, che i due, di 55 e 46 anni, abitanti come il loro collega nella zona di Massa, sarebbero stati sepolti dalla frana mentre stavano lavorando sotto la cima della cava dove si stava mettendo in sicurezza la parete del taglio del marmo.

Massa Carrara, operai sepolti in una cava di marmo

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