Bollette dei rifiuti sbagliate, sotto accusa la banca-dati del Comune
Bollette Tari errate, utenti in fila al Comune per chiedere chiarimenti. Una situazione che va avanti da una settimana, all'indomani dell'invio ai contribuenti della tassa sui rifiuti.
I dati anagrafici di molti utenti non sarebbero stati aggiornati, col risultato che sarebbero arrivate cartelle con importi superiori rispetto alla situazione reale delle famiglie. A partire dal 2016 infatti il calcolo della tassa viene determinato tenendo conto dei metri quadri occupati e dei componenti il nucleo familiare, per coprire un costo complessivo del servizio di 5milioni e 700mila euro. I disagi sarebbero derivati dal mancato aggiornamento dei dati in possesso dell'ufficio tributi. Perché starebbe utilizzando un programma diverso rispetto a quello impiegato dall'ufficio anagrafe.
Episodi analoghi si sono registrati anche negli anni precedenti; bollette pagate che non venivano visualizzate dal sistema oppure persone decedute da tempo alle quali l'ente continuava a recapitare la bolletta rifiuti. Da qui l'esigenza di unificare la banca dati dell'ente e di adoperare un unico software perché quelli attualmente in uso sono stati acquistati da ditte diverse senza possibilità di interagire tra loro. A maggio del 2016 la giunta Ferraioli ha incaricato il responsabile dell'ufficio personale di creare un gruppo ad hoc e lavorare all'unificazione delle banche dati dei settori urbanistica, tributi e anagrafe, per evitare errori e duplicazione di dati. A oggi si è proceduto solo alla costituzione dell'anagrafe edilizia per l'urbanistica, sprovvista di un sistema informativo territoriale, con la possibilità per i cittadini e le imprese di presentare pratiche in formate digitale. Mentre gli altri due settori sono ancora scoperti.
Il Mattino di Salerno del 10 giugno 2017