Rogo alla Sea, i residenti chiedono nuove analisi

Pubblicato il da Roberta Salzano

Non sono stati ancora smaltiti i rifiuti bruciati nel rogo, che lo scorso giugno ha coinvolto lo stabilimento Sea. I residenti della zona industriale Taurana, che dal 2013 si sono riuniti in comitato, hanno chiesto nuovi accertamenti al responsabile dell'ufficio ambiente del Comune.

Da un sopralluogo effettuato dai tecnici dell'ente e dagli agenti della polizia locale è emerso che la produzione è ferma e che parte dei materiali sono stati selezionati e imbustati. Il legale rappresentante dell'opificio, Mauro Scarlato, ha spiegato di aver trasmesso a ottobre il piano di caratterizzazione e di smaltimento dei materiali combusti all'Arpac e di attendere risposta.

Una situazione più volte denunciata dagli abitanti, che hanno lamentato che la lavorazione dei materiali avviene a cielo aperto e all'esterno della fabbrica. E temono quanto potrà accadere con l'arrivo della bella stagione. Sullo sfondo due ordinanze, non ancora eseguite, con le quali il sindaco Cosimo Ferraioli ha chiesto al titolare dell'attività di smaltire in discarica tutto il materiale e di bonificare immediatamente il sito. Le analisi condotte dall'Arpac di Salerno hanno escluso la presenza di matrici inquinanti, che nelle ore successive all'incendio avevano spinto - in via cautelare - il primo cittadino a ordinare anche il divieto di coltivazione nei fondi attigui alla fabbrica.

Il Mattino di Salerno del 20 aprile 2018

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