Edifici scolastici, al Liceo fondi per la sicurezza
Sicurezza degli edifici scolastici; la Provincia assegna fondi al liceo scientifico di Angri. A farlo sapere è stato il presidente di palazzo Sant'Agostino Michele Strianese. Lunedì mattina alle 12 all'istituto di via Monte Taccaro è fissata la cerimonia di consegna degli interventi, che coinvolgeranno diversi istituti tra Salerno, Scafati, Siano e Sarno. In programma l’impermeabilizzazione delle coperture piane, la sistemazione dei servizi igienici, risanamenti di strutture in calcestruzzo ammalorate, di pareti, verifiche dei solai, tinteggiature, opere in ferro e sistemazione degli infissi.
La spesa complessiva si aggira intorno ai 400mila euro, messi a disposizione dalla Regione dalle economie dei mutui contratti presso la Cassa Depositi e Prestiti. Fino al 2006 il liceo era dislocato su tre sedi, poi il trasferimento nel nuovo edificio realizzato dalla Provincia nell'area pedemontana. Un plesso, che si è rivelato da subito inefficiente sul profilo strutturale. Al punto che gli studenti non hanno potuto utilizzare la palestra, per problemi di agibilità, e hanno dovuto ripiegare sul cortile esterno. In altri casi l'ora di educazione motoria è diventata teorica e non più pratica.
I DISSERVIZI
Un disagio che dura da tempo e ha spinto più volte gli studenti a far sentire la loro voce. Ma in tredici anni nulla è cambiato. Con l'aggiunta dei cronici disservizi per l'utilizzo delle toilette e dei riscaldamenti nel periodo invernale. Mentre il vecchio plesso adiacente, che prima del trasferimento ospitava la segreteria, gli uffici di presidenza e la sede principale dell'istituto, è stato chiuso. La svolta potrebbe arrivare con la costruzione del campetto polivalente, per il quale la scuola ha ottenuto un finanziamento da 10mila euro, partecipando al bando pubblico «Facciamo scuola». Altri fondi sono stati chiesti dal dirigente scolastico alle famiglie degli studenti, ma non è stato chiarito quante risorse serviranno per la realizzazione né i tempi tecnici di esecuzione.
Il Mattino di Salerno del 28 giugno 2019