Non c'è pace per i residenti di via di Mezzo; continua a essere disattesa l'ordinanza comunale del 2015, per la tutela della sicurezza e della fruibilità urbana, che vieta il disturbo della quiete pubblica da mezzanotte alle sette. Il provvedimento dell'ex sindaco Mauri è stato ampliato dall'ex amministrazione Ferraioli e interessa anche gli eventi, che si svolgono all'aperto in spazi pubblici o privati, di pertinenza delle attività commerciali. Ma nel centro storico nonostante le rimostranze e le denunce dei residenti, da sei anni nulla è cambiato. Sfumato inoltre il servizio di vigilanza privata, che i titolari di alcuni esercizi si erano impegnati ad assumere per limitare i disagi. Così dal venerdì alla domenica si va avanti fino alle prime luci dell'alba, tra musica ad alto volume e schiamazzi notturni degli avventori, che minano la quiete degli abitanti del quartiere.
A luglio i festeggiamenti serali e fuori orario immortalati dai residenti in un video, che hanno reso via dell'Angelo inaccessibile, si sono trasferiti all'esterno di un'attività rendendo la strada off-limits. Sul caso sono stati chiesti ragguagli dagli abitanti al commissario straordinario, Alessandro Valeri, e al responsabile del settore patrimonio, che con una nota ha precisato che "nessuna autorizzazione alla chiusura della strada è stata concessa dal Comune". Episodi, che continuano a registrarsi tra l'assenza di controlli mentre il rispetto dell'ordinanza sul territorio viene garantita dalle autorità a macchia di leopardo, contribuendo a far crescere il malcontento tra i cittadini.
Capitolo a parte per il Festival della Solidarietà, organizzato dall'associazione Braccia Aperte l'anno scorso, e la tre giorni Pomodoria a fine settembre. In entrambi i casi l'esibizione degli artisti è stata interrotta dalle autorità, qualche minuto dopo la mezzanotte.
LE DENUNCE
Il braccio di ferro tra abitanti e gestori è diventato insostenibile e nei mesi scorsi è culminato in due denunce, per aggressione presentate dai residenti nei confronti dei titolari. Sul fronte delle verifiche, infine, al titolare di un ristorante è stata negata dal Suap del Comune l'autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, perché inquadrato fiscalmente come circolo. L'attività però prosegue regolarmente mentre per le stesse ragioni un altro ristorante è stato chiuso a luglio dell'anno scorso dall'ente di piazza Crocifisso, in seguito ai controlli delle Fiamme Gialle.
Il Mattino di Salerno del 30 ottobre 2019