Illuminazione ad Angri, il Tar sconfessa la nuova ditta

Pubblicato il da Roberta Salzano

Pubblica illuminazione, il gestore degli impianti perde il ricorso al Tar e dovrà risarcire il Comune di 4 mila euro. Lo ha deciso la prima sezione del Tar, che in prima battuta ha rinviato il giudizio di merito emettendo l'ordinanza di sospensiva, dopo che Fenix Consorzio Stabile e Angri Illuminazione scarl si sono visti revocare a giugno del 2019 - in via anticipata - il contratto per gravi inadempienze. 
 
La concessione della durata di ventidue anni prevedeva il pagamento di un canone mensile da parte dell'ente di 55mila euro e interventi di ammodernamento degli impianti mai eseguiti. Anzi numerosi sono stati i black out, che si sono registrati sul territorio, mentre il progetto proposto dalla società non è decollato. La procedura di revoca è stata avviata dal settore patrimonio a giugno quando era in carica l'amministrazione Ferraioli e completata a settembre durante il commissariamento. 
 
A ottobre del 2018, dopo le denunce del consigliere di opposizione Alberto Milo, il sindaco Cosimo Ferraioli ha scritto all'Anac chiedendo ragguagli sull'organizzazione delle società. Proprio l'Authority ha confermato la violazione del codice sui contratti da parte dell'Angri illuminazione scarl, gestita per intero dalla Mirca srl che non ha partecipato alla gara. Da qui la decisione di revocare la concessione del valore di 13milioni di euro.
 
Il Mattino di Salerno del 3 giugno 2020
Illuminazione ad Angri, il Tar sconfessa la nuova ditta

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