Angri - Alloggi non consegnati, assegnatari in Comune

Pubblicato il da Roberta Salzano

 
Slitta ancora la consegna degli ultimi ventitré alloggi popolari di proprietà del Comune a fondo Messina. Ieri mattina un gruppo di beneficiari ha raggiunto la sede dell'ente, per avere certezza sui tempi. Dopo, che sono stati firmati i decreti di assegnazione e sono scaduti i novanta giorni di tempo, che l'ente si era riservato, per eseguire i lavori di ripristino negli appartamenti danneggiati dalle occupazioni abusive.
 
Tre settimane fa gli assegnatari avevano inscenato una protesta pacifica davanti alla sede del Comune e sul posto era stato chiesto l'intervento dei carabinieri della locale stazione. In quella circostanza alcuni militari incontrarono il sindaco Cosimo Ferraioli e riferirono alle famiglie presenti al presidio, che entro il 19 aprile ci sarebbe stata la consegna degli alloggi. E che la somma per i lavori era stata già stanziata dall'ente. Così alla scadenza della data loro indicata, le famiglie hanno deciso di raggiungere il Comune, per avere risposte.
 
<<Abbiamo incontrato il sindaco - hanno raccontato - e il responsabile dell'ufficio patrimonio. Ci hanno assicurato che questa mattina sarà già possibile avviare l'iter per il cambio di residenza e sottoscrivere i contratti così da poter attivare le utenze>>. Resta da sciogliere il nodo degli interventi di ripristino, che dovranno essere eseguiti dal settore lavori pubblici e per i quali 50mila euro sono già disponibili. Ma dai sopralluoghi effettuati da tecnici l'ammontare complessivo si aggira intorno ai 150mila euro. Somma quest'ultima, che potrà essere stanziata solo in seguito all'approvazione del bilancio di previsione
 
LO SCHEMA
dempimento in prima battuta previsto per il 31 marzo e poi prorogato al 30 aprile. Ad oggi lo schema del documento contabile non è ancora approdato in giunta e a pesare sono inoltre le criticità sollevate in una nota dalla Corte dei Conti, in merito al funzionamento dei controlli interni. Al documento della magistratura contabile, il ragionere del Comune dovrà rispondere entro il 29 aprile, per evitare di incappare in una sanzione amministrativa e penale. La scadenza coincide col via libera al documento contabile. 
 
Una paralisi, che non consente di mettere la parola fine a una vicenda che si trascina dal 2014. E che tra occupazioni abusive, ricorsi e verifiche dopo sette anni non riesce a concludersi. Resta aperta infine l'ipotesi, che i lavori vengano effettuati a spese degli assegnatari e successivamente siano decurtati dal pagamento dei canoni di fitto.
 
Il Mattino di Salerno del 20 aprile 2021

 

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