Pechino svaluta ancora lo yuan
Lo yuan è in ribasso per il terzo giorno consecutivo all'apertura dei mercati. La People's Bank of China ha fissato il cambio della valuta cinese a 6,401 contro il dollaro Usa. Ieri lo yuan aveva chiuso a 6,387. Il valore fissato dalla Pboc è quello medio intorno al quale può oscillare del più o meno 2%. Al terzo giorno di svalutazione di fila, la borsa di Tokyo assorbe il colpo e, dopo l'incertezza iniziale, termina gli scambi a +0,99%. L'indice Nikkei rimbalza e recupera 202,78 punti fino ad attestarsi a quota 20.595,55.
L'obiettivo della People's Bank of China (Pboc, la banca centrale cinese), che a partire da martedì scorso ha guidato la più imponente svalutazione dello yuan degli ultimi 20 anni, "è quello di lasciare che sia il mercato a decidere il tasso di cambio della valuta cinese e la Pboc si asterrà da interventi regolari sul mercato dei cambi". Lo ha sostenuto Yi Gang, vice governatore della Pboc in una conferenza stampa oggi a Pechino.