Inchiesta ''Mafia Capitale'', Renzi commissaria il Pd

Pubblicato il

L'inchiesta "Mafia Capitale" investe anche il Pd - indagati l'ex assessore Ozzimo e un ex presidente di aula. Il premier Matteo Renzi azzera il vertice locale del partito e lo affida al commissario Matteo Orfini. "Vale per tutti il principio di presunzione di innocenza, il governo ha scelto Cantone per l'anticorruzione - dice il presidente del Consiglio - Certe vicende fanno rabbia, serve una riflessione profonda, certo l'epicentro è amministrazione di Alemanno ma alcuni nel Pd romano non possono tirare un sospiro di sollievo".

Intanto sono iniziati gli interrogatori di garanzia dei 36 arrestati. Solo l'ex amministratore delegato di Ama, Franco Panzironi, ha accettato di rispondere ieri al giudice Flavia Costantini, scena muta invece da parte del presunto capo dell'organizzazione, l'ex terrorista dei Nar Massimo Carminati e di altre 13 persone. Panzironi ha negato di essere stato nel libro paga del presunto clan mafioso giudicando "un fatto normale" i finanziamenti sospetti ricevuti dalla fondazione Nuova Italia, il cui presidente è Gianni Alemanno. Secondo la procura, quel denaro sarebbe riconducibile alla cupola affaristica gestita da Carminati. Di fronte alla bufera giudiziaria che ha scosso la capitale la soluzione M5S è drastica: sciogliere il Campidoglio per mafia e commissariarlo. Parlamentari e consiglieri comunali, tra i quali il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, lo dicono in una conferenza stampa in Comune e poi vanno dal prefetto Pecoraro per chiederlo ufficialmente.

 

Matteo Renzi (presidente del Consiglio)

Matteo Renzi (presidente del Consiglio)

Con tag Politica

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post