Sponsor agli eventi, bufera sull'Aes

Pubblicato il da Roberta Salzano

Eventi sponsorizzati attraverso il bilancio dell'Angri Eco Servizi. Le opposizioni attaccano il sindaco Cosimo Ferraioli, che striglia il consiglio di amministrazione dell'azienda speciale, paventando l'ipotesi delle dimissioni. «Dopo i contributi erogati ad alcune iniziative dei quali l'amministrazione non era a conoscenza - ha spiegato il primo cittadino - abbiamo avuto una riunione operativa col Cda, al quale ho manifestato la mia contrarietà all'iniziativa, anche se negli anni passati dal bilancio dell'Aes sono state corrisposte diverse sovvenzioni. Il Cda per ora resta in sella, ma non si potranno più tollerare scelte diverse dalla linea dettata dall'amministrazione».

Sotto i riflettori sono finiti i contributi erogati rispettivamente all'associazione Corto Globo e Braccia Aperte, pari a mille euro nel primo caso e cinquecento nel secondo. La questione è stata oggetto di discussione nell'ultimo consiglio comunale, quando dai banchi dell'opposizione il consigliere Vincenzo Ferrara ha attaccato: «Il Cda è stato nominato da questa amministrazione e risponde ad essa. Quando la politica non si assume la responsabilità delle sue scelte l'alternativa sono le dimissioni dell'amministrazione o dell'assessore al ramo. Avevamo detto, che avremmo elaborato un regolamento per la concessione dei contributi, invece si aiutano solo le associazioni vicine a qualcuno».

Dopo le polemiche e la richiesta di dimissioni avanzata anche dal consigliere Alberto Milo, il Cda - formato da Arturo Desiderio, Salvatore Troiano e Cinzia Spera - ha con una nota provveduto a fare mea culpa: «Tali contributi sono stati concessi per nostra esclusiva volontà, in quanto ritenute iniziative degne di nota per la città di Angri e per di più in linea con le precedenti attività svolte negli anni scorsi dai vari Cda, susseguitisi con le precedenti amministrazioni. Pertanto si ritiene doveroso ribadire l’assoluta estraneità dell’amministrazione». Sullo sfondo infine l’esigenza di uniformare le procedure, per la concessione di patrocini morali ed economici, e l'utilizzo delle strutture di proprietà del Comune. Ed effettuare una distinzione tra le attività a scopo di lucro e quelle culturali, per evitare due pesi e due misure.

Fonte: Il Mattino di Salerno del 27 agosto 2016

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