Movida in via di Mezzo; Ferraioli sospende l'ordinanza, nuova diffida dei residenti

Pubblicato il da Roberta Salzano

Angri- Movida molesta in via di Mezzo; dopo che il sindaco Cosimo Ferraioli ha sospeso l'efficacia dell'ordinanza, disattendendo gli accordi sottoscritti in Prefettura lo scorso maggio, i residenti che hanno ricorso e vinto al Tar hanno presentato una nuova diffida. Obiettivo, chiedere al primo cittadino, al prefetto, al comando della polizia locale e al comando provinciale dei carabinieri, l'adozione dei provvedimenti anche sostitutivi necessari. E disporre ogni provvedimento a tutela dell'inquinamento acustico e della salute dei cittadini.

"Atteso - è scritto nella diffida - il comportamento della medesima amministrazione. Con ordinanza del 1 luglio, in maniera del tutto immotivata, il sindaco venendo meno agli specifici impegni assunti in Prefettura, ha sospeso l'efficacia dell'ordinanza sindacale del 21 giugno. Il 28 giugno è stato inoltre pubblicato il regolamento di polizia urbana, che però non riporta alcuno dei provvedimenti richiesti nella conferenza dei servizi". La diffida è stata inviata per conoscenza anche al procuratore della repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore. 

Il provvedimento, che sarebbe dovuto entrare in vigore il 5 luglio dopo i festeggiamenti patronali, prevedeva la chiusura delle attività all'una, il divieto di somministrare alcolici dopo le 23.30 e di effettuare intrattenimento musicale dopo la mezzanotte. Invece, 
nella seduta di consiglio comunale del 1 luglio, i rappresentanti della maggioranza e per l'opposizione Domenico D'Auria, hanno sottoscritto una richiesta congiunta, per la sospensione-revoca dell'ordinanza. E Ferraioli ha ordinato al responsabile dei lavori pubblici di incaricare un tecnico specializzato dell'Arpac, per effettuare accertamenti in merito alla sussistenza dell'inquinamento prodotto dalle emissioni sonore e acustiche. Inquinamento, che l'Arpac ha già accertato dopo le prime denunce degli abitanti di via di Mezzo, i cui dati sono stati richiamati nell'esito del ricorso vinto davanti al Tar di Salerno.
 
Sullo sfondo la deregolamentazione, che è scattata nell'ultimo periodo, e il pestaggio, avvenuto la notte dell'8 luglio nel centro storico, ai danni di una minorenne. L'episodio, che è stato ripreso col cellulare e pubblicato sui social, è stato denunciato dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli
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