Cambia la destinazione d'uso degli alloggi in via Fermi, Mauri: "Speculazione edilizia senza precedenti"

Pubblicato il da Roberta Salzano

ANGRI - Lottizzazione Raiola; l'amministrazione Ferraioli cambia la destinazione d'uso dei tre alloggi ceduti dal privato al Comune, da housing sociale ovvero a canone calmierato per famiglie con redditi medi da 15 a 30mila euro, a edilizia di libero mercato. Un passo indietro, dopo che ad aprile del 2016 il consiglio comunale ha approvato il piano di riconversione dell'area dismessa in via Fermi. Una scelta, che ha scatenato dure polemiche da parte delle forze di opposizione, che già otto anni fa hanno criticato la maggioranza, per la decisione di accogliere la proposta del privato di monetizzare, per incassare su una superficie di 3mila e 600 metri quadri 470mila euro, rinunciando ad aree attrezzate per la collettività. 
 
I consiglieri di opposizione Pasquale Mauri e Marco De Simone hanno bollato l'operazione come una mera speculazione edilizia, evidenziando nel consiglio comunale dello scorso 29 luglio tutti i crediti non riscossi dall'Ente di piazza Crocifisso; dalle aste, più volte indette e andate deserte per la vendita dei locali commerciali comunali, ai milioni di euro da incassare dal contenzioso tributario, provenienti da sentenze definitive. 

"Questa decisione contrasta fortemente con l’obiettivo di housing sociale, di garantire un tetto a costi sostenibili per coloro che non possono permettersi i prezzi di mercato - ha spiegato Mauri a margine dell'ultima assise - L’ente comunale, ancora una volta, si pone sullo stesso piano di un’impresa edilizia orientata al profitto e alla monetizzazione, anziché alla giustizia sociale e ai bisogni della comunità di concittadini. Insieme al consigliere Marco De Simone abbiamo denunciato che una proposta del genere rappresenta un passo indietro rispetto all’impegno verso un’accessibilità abitativa".

"Abbiamo chiesto di mantenere i prezzi fissati dalla Legge Regionale 19/2009, e di stabilire una graduatoria seguendo appositi criteri - ha concluso - così da assegnare i tre alloggi a giovani coppie, famiglie o anziani che ne hanno effettivamente bisogno. È inspiegabile che, sebbene questi alloggi siano stati assegnati al Comune di Angri nel 2022, solo ora ci si attiva, per modificarne la destinazione d’uso. Due pesi e due misure: veloci e fattivi quando si tratta di determinati interessi privati, lenti e inconcludenti quando si tratta di guardare ai bisogni della comunità".

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