Angri - Corso Italia, dissequestrata l'area cantiere e le strade: restano le responsabilità

Pubblicato il da Roberta Salzano

Dissequestrata l'area di cantiere a Corso Italia e le strade adiacenti, per le quali ora si attende la riapertura al transito veicolare. Uno step al quale si è giunti otto mesi dopo il blitz della Guardia di Finanza lo scorso febbraio e in seguito agli interventi richiesti dalla procura della Repubblica di Nocera Inferiore, al gruppo Rti-Gallo, per la messa in sicurezza dell'area. Per i lavori sono stati concessi 45 giorni poi prorogati, a margine dei quali si attendeva la relazione del responsabile unico del procedimento.

Lo sblocco dell'area non cancella i disagi subiti da residenti e commercianti, né le responsabilità di coloro che avrebbero dovuto vigilare sulla correttezza dell'operato del concessionario. Sullo sfondo la mancata attivazione dell'alto commissario di vigilanza sulla progettazione ed esecuzione dei lavori, previsto dalla convenzione sottoscritta tra il Comune e il gruppo Rti-Gallo, concessionario della sosta a pagamento per un massimo di 22 anni e dei lavori di riqualificazione dell'ex primo circolo didattico. Interventi, che nel piano preliminare sarebbero dovuti essere subordinati alla gestione della sosta. E che tra varianti e correttivi sono cominciati con un ritardo di quattro anni, lievitando sul fronte economico dagli iniziali 4 milioni, andati a gara, a 12milioni di euro. Dall'altro a pesare è stata l'ulteriore vigilanza, che avrebbe dovuto eseguire il settore lavori pubblici del Comune. 
 
Una sequenza di omissioni, che come accaduto per il progetto di ammodernamento della pubblica illuminazione, poteva già essere oggetto di rescissione contrattuale, per inadempienza. Considerato, che oltre ai ritardi sul crono-programma, i costi per la sosta a pagamento in città sono lievitati rispetto alla gestione in house dell'ente e gli utenti non hanno la possibilità di sottoscrivere abbonamenti a canone agevolato.

 

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