Ddl anticorruzione, Orlando: ''Estesa la punibilità per il falso in bilancio''

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Raggiunto un accordo nella maggioranza sul testo contenente le norme di contrasto alla corruzione all'esame del Senato. Lo hanno annunciato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando (Pd) e il viceministro Enrico Costa (Ncd) al termine di un vertice di maggioranza tenutosi al ministero. Alla riunione svoltasi in via Arenula, al ministero della Giustizia, erano presenti esponenti del Pd, di Ncd e Scelta civica. Oltre al ministro Orlando e al vice ministro Costa, c'erano i responsabili giustizia del Pd e di Ncd, ossia il deputato David Ermini e il senatore Nico D'Ascola; per la commissione Giustizia della Camera, la presidente Donatella Ferranti del Pd, il capogruppo Pd Walter Verini, il capogruppo di Ncd Alessandro Pagano. E, per la commissione Giustizia del Senato, Giuseppe Lumia, capogruppo Pd, Carlo Giovanardi, capogruppo Ncd e inoltre il capogruppo di Scelta civica al Senato, Gianluca Susta

Viene estesa l'area di punibilità per il falso in bilancio, fermo restando il principio che tiene conto della dimensione dell'impresa e della rilevanza del fatto; il falso in bilancio sarà sempre perseguibile d'ufficio, mentre in una prima impostazione del testo si prevedeva la sola procedibilità a querela per le società non quotate. Quanto alla prescrizione "sarà approntata integralmente dalla commissione giustizia della Camera insieme alle misure sul processo", ha spiegato il ministro, sottolineando però la necessità che norma anticorruzione e provvedimento sulla prescrizione procedano parallelamente. Il termine per presentare gli emendamenti al testo sulla prescrizione scade il 12 febbraio. 

Andrea Orlando

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