La Camera approva il ddl Boschi, votano contro Fi, Lega e Fdi. Il M5S lascia l'Aula
La Camera ha approvato in seconda lettura le riforme costituzionali, che ora tornano in Senato. A Montecitorio i sì sono stati 357, 125 i no e 7 gli astenuti. A favore hanno votato Pd, Area popolare (Ncd più Scelta civica). Contrari Forza Italia, Lega, Fdl-An, Alternativa libera e Sel. Il testo approvato contiene la revisione del Titolo V della Costituzione e la trasformazione dell'attuale Senato in una Camera delle Regioni. Un voto segnato dalle polemiche all'interno dei principali gruppi parlamentari. Nel Pd, la minoranza vota a favore ma annuncia linea dura sull'Italicum. Alle critiche di esponenti dem risponde il ministro Boschi: "Ci confronteremo nelle prossime settimane. L'importante è non interrompere il percorso delle riforme". Forza Italia vota no ma in 17 scrivono un documento per contestare la linea di Berlusconi. "Voteremo contro fanno sapere non per disciplina di gruppo ma per affetto e lealtà nei confronti del leader'', sottolineano i firmatari, tra cui Gianfranco Rotondi, Luigi Cesaro e Paolo Russo.
Critiche piovono anche dai Cinquestelle che abbandonano l'aula durante il voto. "È davvero doloroso per me essere qui oggi ma lo faccio con l'orgoglio di chi ha il compito di testimoniare la contrarietà al tentativo di rovinare la Costituzione imposto con metodi fascisti" ha detto in Aula il deputato M5S Danilo Toninelli durante le dichiarazioni di voto. I deputati, di Sel, infine, hanno votato contro il ddl Boschi mostrando la Costituzione proprio mentre l'aula stava votando sul provvedimento. La presidente della Camera, Laura Boldrini, li ha richiamati a posare la Costituzione.