Dopo il richiamo della Corte dei Conti si corre ai ripari: via dal bilancio 18 milioni di residui

Dopo il richiamo della Corte dei Conti il Comune corre ai ripari. La responsabile del settore programmazione e risorse, Filomena Lazazzera, ha provveduto con determina ad hoc a stralciare dal bilancio 11milioni di euro di residui attivi (entrate accertate ma non ancora riscosse o entrate riscosse ma non ancora versate) e 7 milioni di euro di residui passivi. Ovvero debiti contratti dall'ente di piazza Crocifisso nei confronti di terzi, relativi all'esercizio finanziario del 2013, perché «insussistenti».

Nella relazione trasmessa a palazzo di città lo scorso marzo la Corte dei Conti ha inoltre evidenziato, che per le operazioni di riaccertamento dei residui attivi non si è tenuto conto, per il bilancio 2012, della distinzione tra «crediti esigibili, inesigibili o di dubbia esigibilità». Per i giudici, quindi, la conservazione in bilancio in tutto o in parte di questi crediti si riflette sull'attendibilità del risultato di amministrazione. L'ente è stato così richiamato alla verifica sostanziale «dell'effettiva possibilità di riscuotere i crediti e di pagare i debiti». Oltre ai residui a compromettere gli equilibri di bilancio, secondo la magistratura contabile, che ha invitato l'amministrazione a rimuovere le irregolarità entro il 30 aprile, è stato anche lo sfasamento temporale tra la fase di accertamento e quella di riscossione dei tributi, effettuato dalla Soget spa da aprile del 2011 a novembre del 2013. E l'eccessiva mole di ricorsi prodotti dalla società alla quale è stata affidata in maniera diretta la riscossione coattiva di Ici e Tarsu. Il tutto nonostante, secondo l'orientamento della Corte dei Conti e dell'Anac, per la gestione dei tributi maggiori si sarebbe dovuto procedere con gara a evidenza pubblica.

Fonte: Il Mattino di Salerno del 7 maggio 2015