Affaire ecoballe con De Luca jr, archiviazione per Colletta

Pubblicato il da Roberta Salzano

Inchiesta Bloody Money; il tribunale di Napoli ha archiviato la posizione di Francesco Colletta, candidato non eletto nella lista Grande Angri alle amministrative del 2015, a sostegno del sindaco Cosimo Ferraioli. Colletta era stato indagato per istigazione alla corruzione insieme al figlio del governatore della Campania Roberto De Luca, sulla scorta di una presunta triangolazione al termine della quale sembrava trattare una tangente del 15 per cento, rispetto all'affaire ecoballe, col boss pentito Nunzio Perrella.
 
La vicenda risale al 16 febbraio 2018 quando Fanpage pubblica la prima delle sette puntate che daranno corpo all’inchiesta giornalistica Bloody Money, resa possibile grazie alla collaborazione di un ex boss della camorra napoletana, Nunzio Perrella. Uno che in passato ha costruito la sua fortuna criminale soprattutto trafficando in rifiuti, e che si presta a fare da <<agente provocatore>>, per smascherare il sistema delle mazzette che rende l’immondizia un enorme business in spregio a leggi, autorizzazioni, tutela dell'ambiente e cittadini. L’affare riguarderebbe mille tonnellate di fanghi da smaltire. L’inchiesta si intreccia così con l’indagine che la Procura di Napoli aveva già avviato da tempo, per puntare al sistema degli appalti pubblici nel delicato settore delle imprese di trasporto e smaltimento dei rifiuti.
 
Nella bufera finiscono anche i vertici della Sma Campania, la società in house della Regione con la quale a luglio del 2017 il Comune ha sottoscritto un protocollo di intesa, per rafforzare il programma di protezione ambientale. Invece il supporto all'Angri Eco Servizi nella pulizia delle aree verdi è fermo al palo da mesi insieme alle attività di prevenzione, che la società avrebbe dovuto svolgere. Mentre la Sma continua a fruire dei locali comunali attigui allo stadio Novi.
 
Il Mattino di Salerno del 9 ottobre 2019
Affaire ecoballe con De Luca jr, archiviazione per Colletta

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