Mafia Capitale, il Riesame conferma l'aggravante mafiosa per Carminati

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Resta in carcere, per associazione di tipo mafioso, l'ex estremista dei Nar, Massimo Carminati. Lo ha deciso il tribunale del Riesame di Roma che ha respinto le richieste avanzate dalla difesa. Conferma del carcere anche per Riccardo Brugia, braccio destro di Carminati, per il manager Fabrizio Franco Testa e per il commercialista Roberto Lacopo. Il collegio del Riesame, presieduto da Bruno Azzolini, ha confermato anche la misura del carcere nei confronti di Emilio Gammuto, che risponde solo del reato di corruzione aggravata mentre sono stati concessi gli arresti domiciliari a Raffaele Bracci, indagato per usura.

I pm della Procura di Roma che indagano su Mafia Capitale hanno inoltre avviato accertamenti riguardo il pestaggio, ad aprile dell'anno scorso, di un sottufficiale della Guardia di Finanza di Cisterna di Latina che stava svolgendo indagini su una società pontina, che aveva avuto rapporti con la cooperativa di Salvatore Buzzi. Il sottufficiale è stato ascoltato nei giorni scorsi e ha ribadito agli inquirenti di avere ricevuto anche delle minacce prima del pestaggio. Per questa vicenda furono fermati due albanesi e messi sotto indagine anche due italiani.

Mafia Capitale, il Riesame conferma l'aggravante mafiosa per Carminati

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