Angri -Rogo ex fabbrica Vaccaro, rilievi Arpac. Ferraioli nel mirino per la gestione dell'emergenza

Caschi rossi ancora a lavoro questa mattina nell’ex fabbrica Vaccaro, in via Dei Goti, in seguito all’incendio che ieri notte ha interessato lo stabilimento. Nessuna ordinanza contingibile e urgente, per tutelare la pubblica e privata incolumità, è stata adottata dal sindaco Cosimo Ferraioli nelle ore successive all’incendio. Così come non si è ritenuto opportuno disporre la chiusura degli istituti scolastici vicini all’area interessata dal rogo, le cui cause restano da determinare. Al momento nessuna pista è esclusa, compresa quella di natura dolosa.

Nella tarda mattinata di ieri, i cittadini sono stati invitati dal primo cittadino – attraverso un post pubblicato sulla sua pagina Facebook – a indossare mascherine e a chiudere le finestre delle proprie abitazioni. Un invito, giunto diverse ore dopo l’incendio, che non ha mancato di generare polemiche da parte dei cittadini e dure stoccate all’amministrazione comunale.

A scopo precauzionale, alcune famiglie, sono state allontanate dai fabbricati attigui all’ex opificio mentre si attendono gli esiti dei rilievi effettuati dall’Arpac. Dati, che gli attivisti del Fronte Civile hanno invitato a rendere pubblici, contestualmente alla verifica della bonifica dall’amianto negli stabilimenti industriali, posti a ridosso delle abitazioni.

Nell’attesa, che siano resi noti gli esiti dei campionamenti eseguiti nell’ex fabbrica, l’Arpac regionale ha fatto sapere con una nota che nel deposito era stoccati “plastica, carta e detersivi, Non essendo pertanto nota - scrivono - sulla base delle prime informazioni disponibili, la tipologia dei materiali combusti, i tecnici dell’Agenzia regionale hanno attivato presso il luogo dell'incendio campionatori per una verifica della qualità dell’aria estesa a tutti i parametri traccianti dei prodotti di combustione (comprese le concentrazioni di diossine e furani)”.