Ex biblioteca: Bimed e centro antiviolenza incompatibili col finanziamento del ministero

Pubblicato il da Roberta Salzano

Un centro antiviolenza nell'ex biblioteca di via Incoronati ad Angri. Lo sportello, finanziato dal piano di zona S1 per un importo di 120mila euro, aprirà i battenti martedì, con due strutture satelliti a Sarno e Roccapiemonte. Obiettivo: fornire informazioni sui diritti delle donne e l'accesso assistito alla rete dei servizi sociali. La struttura - recuperata con 1,5 milioni di euro di fondi ministeriali - è stata inaugurata a marzo dall'ex amministrazione Mauri, che per accelerare i tempi ha rinunciato a 56mila euro di lavori di adeguamento, e avrebbe dovuto ospitare un centro di aggregazione giovanile.

In realtà, il progetto con il quale il ministero dell'Interno ha vincolato il Comune per cinque anni, non è mai decollato. Due i cambi di scena, incompatibili con le risorse erogate all'ente per il restyling; a febbraio l'ex giunta Mauri ha deciso di ospitare per tre anni la Bimed, un'associazione di enti locali nata su iniziativa del ministero dei Beni culturali, per l'attivazione e la gestione del parco scolastico del Mezzogiorno, e i corsi di un'università telematica.

Poi l'attivazione del progetto «Protezione donna» e la volontà dell'amministrazione Ferraioli di riaprire negli uffici al piano terra l'Informagiovani, senza revocare gli atti precedenti e lo schema di convenzione con la Bimed. «Rispetto al progetto originale - ha puntualizzato il sindaco - è cambiata la collocazione perché riteniamo, che una zona centrale possa garantire alle donne maggiore riservatezza».

Fonte: Il Mattino di Salerno del 27 novembre 2015

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