Mafia, sequestrati beni nel messinese: anche una clinica privata

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Un ingente patrimonio immobiliare destinato a struttura sanitaria, operante nel messinese e del valore di dieci milioni di euro, è stato sequestrato dagli uomini della Dia di Messina, supportati dal Centro operativo di Catania, e dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Messina a conclusione di una serrata indagine coordinata dalla locale Procura distrettuale antimafia, diretta dal procuratore della Repubblica Maurizio De Lucia. Sigilli anche a una nota clinica privata.

Il complesso immobiliare chiamato ''Villa Cappellani'' a Messina sarebbe stato finanziato con un riciclaggio di denaro da diversi milioni di euro. Con questa accusa, all'alba di oggi, la Direzione investiva antimafia e la Guardia di Finanza di Messina hanno messo sotto sequestro l'intera area in cui si trova anche la clinica privata Cappellani, di proprietà dell'Immobiliare Cappellani gestita dal gruppo nazionale Giomi S.p.a., nei confronti del quale non è stato emesso nessun provvedimento. Il sequestro interessa l'intero patrimonio della società per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro. Le indagini sono partite dopo le segnalazioni della Banca d'Italia circa operazioni sospette con rientro di capitali dal Lussemburgo, già a partire dal 2009 nell'ambito del programma conosciuto come Scudo fiscale ter.

Secondo l'accusa, delle società prestanome legate all'Immobiliare Cappellani sarebbero state utilizzate per far rientrare capitali guadagnati con attività illecite. Al momento risultano indagati i fratelli Dino e Aldo Cuzzocrea, noti imprenditori del messinese, insieme ad altre due persone, Antonio Di Prima e Dario Zaccone. 

Mafia, sequestrati beni nel messinese: anche una clinica privata

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