Luminarie abusive, scatta il ricorso. I negozianti: Quest'anno niente eventi

Luminarie natalizie in via di Mezzo, scatta la diffida nei confronti della società che le ha installate. A presentarla è stato un residente del centro storico, che ha segnalato al sindaco Cosimo Ferraioli e al comando della polizia locale che i dispositivi luminosi sono stati montati senza autorizzazione sulla ringhiera del suo balcone. Si appoggiano abusivamente sulla pubblica illuminazione comunale e si spengono solo al mattino, disturbando il suo riposo notturno. Una questione che ha dei precedenti. A dicembre dell'anno scorso sono stati gli abitanti - riuniti in comitato - a segnalare la presenza nelle strade del centro storico di luminarie senza autorizzazione e di cavi elettrici tagliati, per effettuare gli allacci. In quella circostanza furono eseguiti accertamenti e sotto la lente finirono i commercianti che avevano finanziato l'iniziativa e la delibera con la quale l'amministrazione Ferraioli incentivava le associazioni del territorio a organizzare eventi, esonerandole dal pagamento della tari, dell'occupazione di suolo pubblico e delle pubbliche affissioni.

I PRECEDENTI

Nessun provvedimento fu adottato. Diversamente dal 2016, l'atto di indirizzo della giunta non specificava che gli esercenti potessero appoggiarsi sulla pubblica illuminazione per il montaggio delle luminarie e per decorare gli ingressi delle loro attività. Un dettaglio di non poco conto, che si è ripetuto nella manifestazione di interesse indetta dall'ente quest'anno gettando le basi per la nascita di un nuovo contenzioso tra le parti, i cui animi sono esacerbati da un braccio di ferro che si trascina da tempo. Sullo sfondo denunce per schiamazzi notturni e disturbo alla quiete pubblica.

Sul fronte interno, infine, i commercianti convocati lunedì sera dall'assessore al ramo Maria D'Aniello nella casa del Cittadino hanno anticipato che non organizzeranno eventi. Una scelta dettata dai tempi ristretti con i quali sono stati riuniti e sollecitati a presentare proposte, e dall'assenza di un progetto da parte del Comune.

Il Mattino di Salerno del 22 novembre 2018