Tensioni con Ferraioli, l'assessore Barba si dimette
Ha rassegnato le sue dimissioni ieri mattina l'assessore alla pubblica istruzione Caterina Barba. In una lettera inviata al sindaco, Cosimo Ferraioli, ha motivato le ragioni della sua scelta, che sarebbero dettate dal venire meno del rapporto fiduciario e dall'atteggiamento ostativo che sarebbe stato dimostrato dal primo cittadino. Ora sarà Ferraioli a decidere se accettare o meno il passo indietro dell'assessore, che arriva a meno di un anno di distanza dal prossimo appuntamento elettorale. Secondo le indiscrezioni che si rincorrono da giorni, Barba avrebbe deciso di non sostenere il sindaco alle amministrative 2020, non condividendo più il suo percorso, per affiancare l'ex prefetto Umberto Postiglione. Rumors, che al momento non trovano conferme ufficiali. Pubblica istruzione, casa, ambiente, bilancio e patrimonio sono state le deleghe che l'assessore Barba, in quota alla lista Cosimo Ferraioli sindaco, ha ricoperto durante il suo mandato durato quattro anni.
Un iter lungo rispetto a quello vissuto con l'ex sindaco Pasquale Mauri, che la spinse a lasciare un anno dopo l'insediamento. Le dimissioni potrebbero indurre Ferraioli a pensare a nuovi accordi, con i capi delle liste civiche che lo hanno portato alla vittoria nel 2015, per un eventuale rimpasto di giunta. Lo strappo tra Ferraioli e Barba è avvenuto due giorni dopo la decisione di sindaco e giunta di sfiduciare il segretario generale. Step quest'ultimo, che ha diviso l'amministrazione nei mesi scorsi e ha spinto tre assessori a sottoscrivere un documento per accelerare i tempi, rimasto lettera morta. E si inserisce in una fase delicata per la maggioranza. Otto mesi fa è stata la costituzione del gruppo Lega di Salvini a far storcere il naso all'assessore e a far passare all'opposizione il consigliere Luigi D'Antuono. Ad agitare le acque si aggiunge inoltre il riassetto degli uffici comunali (il quarto dal 2015) e gli accorpamenti in programma per motivi economici e carenza di organico, che fanno passare i settori da nove a sette. Secondo il nuovo schema l'ufficio entrate sarà affiancato agli affari generali, l'ambiente ai lavori pubblici e il patrimonio all'urbanistica. In cantiere anche la sostituzione dei responsabili, che saranno individuati dal sindaco con un avviso interno rivolto alle categorie D. Al vaglio, infine, l'ipotesi di rimuovere dall'incarico la responsabile dell'ufficio entrate, nominata da Ferraioli attraverso un bando pubblico nel 2016 e secondo il contratto in vigore in servizio fino alla scadenza del suo mandato. Cambiamenti, che stanno alimentando non pochi malumori a palazzo di città e rischiano di ripercuotersi sugli equilibri sempre più risicati della maggioranza di governo.
Il Mattino di Salerno del 1 marzo 2019
