Soldi spariti per le esumazioni al cimitero, fissata l'udienza per ex necrofori e custodi

Pubblicato il da Roberta Salzano

È stata fissata per il prossimo 27 febbraio l'udienza preliminare per i cinque addetti al cimitero, iscritti nel registro degli indagati lo scorso ottobre. Secondo le indagini condotte dagli inquirenti falsificavano le marche da bollo applicate sulle pratiche amministrative e promettevano agli utenti pagamenti per inumazioni ed esumazioni. Invece intascavano le somme dai cittadini senza versarle sul conto corrente del Comune. Nell'inchiesta sono finiti due ex custodi, l'ex responsabile dell'unità operativa semplice servizi cimiteriali e gli ex necrofori. I fatti risalgono ad agosto del 2016. Ai cinque sono stati contestati i reati di truffa, falsità materiale e concorso in corruzione. Dalle indagini è emerso che in due casi il personale si è fatto consegnare 2.500 e 1.800 euro in contanti, per l'acquisto di due loculi. Ma il denaro non è stato mai versate sul conto corrente dell'ente di piazza Crocifisso.
 
All'epoca dei fatti l'ex segretario generale, Domenico Gelormini, fu costretto a rimpiazzare gli ex becchini assunti attraverso l'agenzia interinale Manpower e dispose il trasferimento dell'ex custode in un altro ufficio. Mentre l'altro fu collocato in pensione. Non si tratta dell'unica inchiesta giudiziaria che ha colpito il camposanto nei ultimi sette anni. Tre mesi fa è toccato ad altri due custodi assegnati al cimitero. Entrambi sono stati indagati per truffa, abuso d'ufficio e violazione di sepolcro. Perché in concorso tra loro e in cambio di regalie, consentivano le sepolture di cittadini non residenti a tariffe più basse, servendosi di autocertificazioni di residenza false. In questa circostanza, le indagini sono scattate dopo la morte un anno fa di un ragazzo di diciotto anni. Per i due il processo inizierà il 20 febbraio
 
Il FUNZIONAMENTO
Sul fronte interno, invece, dopo la raffica di furti di oggetti in bronzo e raid vandalici ai danni delle lapidi è partita l'installazione di telecamere di videosorveglianza. Il progetto è stato approvato dall'amministrazione Ferraioli lo scorso giugno. I dispositivi saranno attivi sette giorni su sette h24 e copriranno sei punti; i due ingressi su via Adriana, quello su via San Gennaro e via Badia, la chiesa lato nord e il corpo centrale lato sud. I filmati saranno visionati dalla società privata alla quale sono stati affidati i lavori, per un importo di 11mila euro. Mentre si attende il dissequestro dell'area destinata ai rifiuti, sequestrata dai carabinieri lo scorso giugno e non ancora riconsegnata al Comune.  
 
Il Mattino di Salerno del 6 febbraio 2020
Soldi spariti per le esumazioni al cimitero, fissata l'udienza per ex necrofori e custodi

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