Confindustria: ''Nel 2015 crescita superiore alle previsioni''

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Per l’economia italiana il 2015 si sta sempre più annunciando come l’anno spartiacque, perché termina la lunga e profonda recessione iniziata nel 2008 e tornano le variazioni positive per pil e occupazione, che probabilmente si riveleranno molto superiori alle previsioni correnti, anche a quelle più recenti. A dirlo è il centro studi di Confindustria che negli scenari economici, pubblicati a dicembre scorso, aveva fissato a +0,5% la stima di crescita per quest'anno.

"Questo cruciale passaggio - spiega il Csc - si deve, in parti molto disuguali, a tre ordini di fattori. Anzitutto, la combinazione molto favorevole di elementi esterni: crollo del prezzo del petrolio, svalutazione del cambio dell'euro, accelerazione del commercio mondiale, diminuzione dei tassi di interesse a lungo termine". Sommando i loro effetti, sulla base di ipotesi prudenti, si legge in congiuntura flash, si arriva a una "spinta per l'italia pari al 2,1% del pil nel 2015 e a un aggiuntivo 2,5% nel 2016. Il secondo fattore sono le politiche più orientate alla crescita, che daranno maggiore sostegno all'occupazione e agli investimenti, grazie anche alla flessibilità conquistata a Bruxelles. Il terzo fattore sono gli indicatori congiunturali che segnalano la stabilizzazione della domanda interna e della produzione, offrendo una buona base di ripartenza; in altre parole, non occorre più arrestare la retromarcia prima di ricominciare ad avanzare.

Confindustria: ''Nel 2015 crescita superiore alle previsioni''

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