Italicum, opposizioni sull'Aventino. Renzi: "Avanti su tutto"

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Sull'Italicum è battaglia. Movimento Cinque stelle, Forza Italia, Sel e Lega hanno deciso di abbandonare i lavori della commissione Affari costituzionali sulla riforma elettorale, dopo la decisione del Pd di sostituire i dieci esponenti ribelli della minoranza, tra cui l'ex segretario Pier Luigi Bersani e Rosy Bindi. E il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, conia un neologismo: questo è il 'deportellum'.

"Chi grida oggi allo scandalo perché alcuni deputati sono sostituiti in Commissione dovrebbe ricordare che questo è non solo normale ma addirittura necessario se crediamo ai valori democratici del rispetto della maggioranza: si chiama democrazia quella in cui si approvano le leggi volute dalla maggioranza, non quella in cui vincono i blocchi imposti dalle minoranze", replica il presidente del Consiglio e segretario del Pd, Matteo Renzi.

Concetti ripresi dal ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi. ''Le opposizioni credo che in realtà abbiano poca dimestichezza con le regole della democrazia. Il confronto in commissione c'è stato per 13 mesi tra i due rami del Parlamento, ma poi si decide votando e quindi la maggioranza respinge gli emendamenti che non condivide dell'opposizione. Mi dispiace che abbiano abbandonato i lavori in commissione, se non dovessero rientrare, dopo la sospensione proposta dal presidente della commissione, proseguiremo con i nostri lavori perché sono nove anni che aspettiamo di avere una nuova legge elettorale''.

Matteo Renzi

Matteo Renzi

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