Ustica, la Corte d'appello conferma: ''L'aereo fu abbattuto da un missile''

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Sono stati rigettati dalla Corte d'appello di Palermo i ricorsi dell'Avvocatura dello Stato contro quattro sentenze del tribunale siciliano sulla strage di Ustica. Dal momento che a causare il disastro fu un missile e non una bomba a bordo o un cedimento strutturale dell'aereo, la Corte ha confermato la condanna dei ministeri dei Trasporti e della Difesa a risarcire i familiari delle vittime del disastro aereo del 27 giugno 1980. Secondo la sentenza della prima sezione civile della Corte d'Appello di Palermo, quanto avvenne nei cieli del basso Tirreno in occasione della strage di Ustica è dunque da addebitarsi a un missile lanciato contro il Dc-9 da un altro aereo, che intersecò la rotta del volo Itavia e causò la morte di 81 persone.

A ricorrere al rito civile, citando i ministeri dei Trasporti e della Difesa, erano stati 68 familiari delle vittime, assistiti dagli avvocati Daniele Osnato e Alfredo Galasso che in primo grado si erano visti riconoscere un danno pari a oltre cento milioni di euro. Secondo la Corte d'appello rimane confermata la responsabilità dei due dicasteri per non aver assicurato adeguate condizioni di sicurezza al volo Itavia 870. La Corte d'appello ha dichiarato la prescrizione al risarcimento da depistaggio per intervenuto decorso del termine quinquennale. Ha però confermato il risarcimento da fatto illecito rinviando all'udienza del 7 ottobre 2015, per l'esatta quantificazione del danno.

Ustica, la Corte d'appello conferma: ''L'aereo fu abbattuto da un missile''

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