D'Antuono, lavori abusivi bloccati in casa della moglie

Pubblicato il da Roberta Salzano

Esposto anonimo contro il consigliere di maggioranza Luigi D'Antuono, capogruppo della lista Cosimo Ferraioli sindaco.

Accertamenti degli agenti della polizia locale e dei carabinieri nell'abitazione della moglie a Corso Italia. Dal sopralluogo effettuato nei giorni scorsi dalle forze dell'ordine è emerso, che il tetto del fabbricato è più alto di 0,60 centimetri rispetto a quanto indicato nel permesso a costruire rilasciato dal Comune a luglio del 2011. Inoltre è stato riscontrato un ampliamento dell'appartamento lungo il lato nord di 2,25 metri. Così con una ordinanza il responsabile dell'ufficio tecnico, Vincenzo Ferraioli, ha disposto nei confronti della coniuge del consigliere l'immediata sospensione delle opere contestate, che non sono di recente costruzione.

Durante gli accertamenti, inoltre, non vi erano lavori in corso e l'appartamento al secondo piano dell'immobile non era abitato. Gli interventi risalgono al periodo in cui l'ente di piazza Crocifisso ha concesso la licenza alla moglie di D'Antuono. Ovvero a sette anni fa quando D'Antuono non sedeva tra i banchi dell'assise e non ricopriva incarichi politici. Dall'opposizione, Giancarlo Palmiro D'Ambrosio, che ha di recente lasciato il Partito Democratico di cui era segretario e capogruppo in Aula per aderire al movimento Liberi e uguali, ha sollecitato D'Antuono a dimettersi per evitare strumentalizzazioni.

Caso diverso invece per la vicenda giudiziaria, che ha coinvolto una settimana fa un altro esponente dell'amministrazione Ferraioli. Si tratta del presidente del consiglio comunale, Gianluca Giordano, in quota alla lista Forza Angri, che la procura di Nocera Inferiore ha iscritto nel registro degli indagati insieme ad altre quattro persone per abuso d'ufficio.

A Giordano la Procura ha contestato una retribuzione «ingiusta», per un incarico assegnatogli nel 2011 al distretto industriale di Nocera-Gragnano ma mai svolto, per il quale l'organo di garanzia dell'assise ha percepito un compenso di 6mila e 600 euro. L'inchiesta nella sua prima fase aveva spinto diversi consiglieri di opposizione a manifestare la propria solidarietà al presidente Giordano mentre ora la chiusura delle indagini non ha suscitato reazioni tra i politici. 

Il Mattino di Salerno del 16 gennaio 2018

 Luigi D'Antuono

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